Per riuscire ad applicare in modo omogeneo un programma così ambizioso è necessaria una teoria e quindi una metodologia che riconosca il valore di unicità del singolo, che dia importanza alle caratteristiche di personalità e quindi serve una scuola in grado di promuovere sinergie tra corpo insegnante e famiglie e che ponga al centro non solo l'evoluzione culturale e fisica, ma anche psicologica degli studenti.
Ci siamo ispirati per questo ai concetti educativi di Alfred Adler. La teoria da lui enunciata fa riferimento al rispetto dello sviluppo psicologico infantile, utilizza il bisogno di imparare, innato in ognuno di noi, la curiosità come strumento per l'osservazione della realtà e dà valore al concetto di incoraggiamento.
Forse nulla può spiegare meglio il nostro intento delle parole di Adler:
Questa è l'adolescenza: dimostrare che non si è più bambini. E i migliori educatori sono quelli che non si aspettano nulla per sè; nè ringraziamenti nè ricompense per le loro fatiche.
L'EDUCATORE fissa nell'anima dell'adolescente l'immagine di un adulto al quale egli può fare ogni confidenza senza alcuna riserva; immagine che si trasmetterà da una generazione all'altra, all'infinito".
Crediamo valga anche per noi e per il nostro progetto.